Aghi della macchina per cucire: quali è meglio usare?
Ti sarà capitato di prepararti ad affrontare un nuovo progetto di cucito, trovandoti subito davanti ad un dubbio: ma quale ago è meglio usare? Ti aiutiamo noi!
Gli aghi della macchina per cucire
Hai cominciato a cucire, senza prestare attenzione a che ago fosse montato sulla tua macchina?
Hai ottenuto così una cucitura inguardabile o addirittura hai rotto l'ago?
Allora, cerchiamo di capirci qualcosa...
Innanzitutto ci sono aghi di tanti marchi: Singer, Schmetz, Necchi, Inspira, Prym.
Diciamo subito che non è importante quale di questi usi, è importante però, che tu non scelga tutti quegli aghi pseudo universali, super economici, che potrebbero anche rovinare le vostre belle "macchinine".
Anche per l'acquisto degli aghi, rivolgiti sempre al tuo rivenditore di fiducia o a mercerie specializzate.
La scelta dell'ago
La cosa più importante da tener presente nella scelta dell'ago è lo spessore che, in linea di massima, si può dire sia direttamente proporzionale allo spessore del tessuto.
Esempio: se per cucire una seta userai un ago sottile n.70, per cucire un jeans avrai necessariamente bisogno di un ago più spesso e robusto, quindi un n.100.
Aghi e tessuti
Facciamo a questo proposito un riassunto che spero possa darti una mano a capire meglio:
- AGHI 60/8: adatti a tessuti estremamente leggeri, come voile e chiffon.
- AGHI 70/9: adatti a tessuti leggeri, come la seta.
- AGHI 80/10: adatti a tessuti di medio peso, come il cotone.
- AGHI 90/14: adatti a tessuti mediamente pesanti, come il fresco lana.
- AGHI 100/16: adatti a tessuti pesanti, come il jeans.
- AGHI 110/18: adatti a tessuti estremamente pesanti, come il denim o i tessuti di tappezzeria.
Qui trovi un ulteriore specchietto che potrà aiutarti a scegliere con maggior consapevolezza.
Un ago per ogni lavoro
Naturalmente oltre allo spessore, sarà altrettanto importante determinare il tipo di tessuto e di progetto che abbiamo in mente.
Per tutti i tessuti tecnici, elasticizzati e sintetici, ci sono aghi specifici, costruiti con un punta più smussata.
Altri, particolarmente acuminati, sono pensati per avere un impatto più netto e preciso sul tessuto. Sono costruiti con una lega particolare, che crea un minor effetto elettrostatico con il tessuto, evitando così, il cosiddetto "saltapunto", ovvero una cucitura fragile, imprecisa e brutta a vedersi.
Ci sono, inoltre, tanti altri aghi per ottimizzare altrettanti lavori: per pelle, quilting, ricamo.
Per tutti, comunque, varrà sempre la regola della numerazione spiegata sopra.
Ora devi solo prendere il tuo tessuto, farlo scivolare tra le mani e, una volta stabiliti spessore e tipologia, non ti resterà che scegliere l'ago giusto e naturalmente cominciare a cucire!
Stay creative, stay foolish!
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